lunedì 17 novembre 2014

Cambiamo Ossona per lo stop al consumo di suolo. presidio in regione martedì 18 novembre

stop al consumo di suolo. 

presidio regione lombardia Milano 18 11 2014


Cambiamo Ossona, condivide e sottoscrive l'appello a un presidio in occasione della discussione del disegno di legge regionale sul consumo di suolo.

Il 18 novembre, alle ore 10, tutti davanti alla Regione Lombardia per dire che la legge sul consumo di suolo che stanno approvando E' UNA TRUFFA per tutto il territorio regionale e favorirà cementificazioni selvagge e illegali. 
Lettera aperta a tutti gli Amministratori della Lombardia





Caro Amministratore,
con questa lettera vogliamo informarti che nella nostra regione si sta pensando di avviare l’ennesimo scempio al territorio, che tu amministri per conto dei tuoi cittadini.
Da tempo si è resa evidente la necessità di una revisione sostanziale della LR n.12/2005 (Legge sul governo del territorio) che ha mostrato, nel livello attuativo dei PGT adottati, una discrepanza significativa tra intenti e risultati; da molto più tempo è indispensabile dare una significativa risposta a un problema di vitale rilevanza come quello della riduzione del consumo di suolo, particolarmente in Lombardia che ha terre tra le più fertili e produttive del Paese, ma che consuma queste terre a ritmi forsennati. Secondo le previsioni dei PGT le aree libere che potrebbero essere coinvolte in processi di urbanizzazione superano ampiamente i 55.000 ettari, una quantità addirittura superiore ai 47.000 ettari consumati in Lombardia tra il 1999 e il 2012.
Per ‘consumo di suolo’ si intendono i processi di trasformazione del territorio da usi agricoli o naturali a usi urbani (edifici,capannoni,strade asfaltate o sterrate, aree estrattive, discariche, cantieri, cortili, piazzali e altre aree pavimentate o in terra battuta, serre e altre coperture permanenti, aeroporti e porti, aree e campi sportivi impermeabili, ferrovie e altre infrastrutture, pannelli fotovoltaici e tutte le altre aree impermeabilizzate) con la perdita irreversibile di un patrimonio insostituibile in quanto il suolo rigenera alla velocità di 10cm ogni 2000 anni!!.
Secondo la definizione europea di suolo “Il suolo ci fornisce cibo, biomassa e materie prime; funge da piattaforma per lo svolgimento delle attività umane; è un elemento del paesaggio e del patrimonio culturale e svolge un ruolo fondamentale come habitat e pool genico. Nel suolo vengono stoccate, filtrate e trasformate molte sostanze, tra le quali l’acqua, i nutrienti e il carbonio […]. Per l’importanza che rivestono sotto il profilo socioeconomico e ambientale, tutte queste funzioni devono pertanto essere tutelate”.
E come si vogliono tutelare in Lombardia?
Attraverso una norma integrativa alla LR 12/05, presentata 15 giorni fa in Commissione V, dal titolo “Disposizioni per la limitazione del consumo di suolo e la riqualificazione dei suoli degradati” . Il testo è radicalmente modificato in termini di molto peggiorativi rispetto alla prima formulazione del progetto di legge n.140 (approvato dalla Giunta Regionale lo scorso febbraio) che, seppur migliorabile, costituiva un passo importante verso la concreta possibilità di intervenire nella limitazione del consumo di suolo, sia attraverso misure di contenimento quantitativo dei processi urbanizzativi in atto, sia sostenendo politiche per il riuso e la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente quale strategia di governo urbano alternativa alla crescita espansiva.
I limiti del nuovo PdL , che si tradurranno in enormi danni per il territorio e per la salute dei cittadini, iniziano dai grossolani errori definitori, proseguono con l’indeterminatezza delle politiche previste (?) per la realizzazione degli obiettivi dichiarati ( limitazione, compensazioni, fiscalità, riuso e rigenerazione urbana), per finire con le norme transitorie: tutte le enormi previsioni dei PGT vigenti sono fatte salve, l’adeguamento ai disposti di legge è fissato alla scadenza di validità dei DP. All’entrata in vigore della legge le previsioni dei PGT potranno essere rese esecutive con l’approvazione dei relativi piani attuativi, da convenzionarsi entro un limite di 3 anni; ancora una volta il ricorso ad un periodo di moratoria rischia di avviare una corsa degli operatori all’attuazione del piano per non perdere le potenzialità edificatorie, anche al di là di una effettiva sostenibilità finanziaria e opportunità dell’intervento urbanistico. Si potranno edificare quasi 100.000 ettari di terreni liberi che verranno sottratti soprattutto all’agricoltura!!
Nessuna delle istanze , dei suggerimenti e delle severe critiche esposti dalle forze sociali e dalle organizzazioni professionali è stata recepita, il testo è stato blindato dalla Commissione e approvato dalla sola maggioranza, la discussione calendarizzata in Consiglio Regionale per i prossimi 11 e 18 novembre. Una fretta e una tempistica veramente inusuali!!
Alcune delle istanze che riteniamo imprescindibili sono le seguenti:
1. che il suolo agricolo e inedificato sia riconosciuto come Bene Comune;
2. che venga definito nel PTR il quadro reale di consumo di suolo pregresso e futuro comprensivo delle infrastrutture;
3. che si realizzi finalmente il censimento del cemento in ogni singolo comune;
4. che le previsioni di espansione siano coerenti con i trend demografici per determinare le reali necessità abitative;
5. che si introducano nel PTR invarianti cui attribuire soglia nulla di consumo di suolo;
6. che le previsioni di potenziamento delle infrastrutture non prevalgano sulle disposizioni dei piani territoriali delle aree protette;
7. che si preveda la VAS per tutti gli atti del PGT connessi a processi di rigenerazione urbana, con rigorosa valutazione dello stato di inquinamento esistente;
8. che si rafforzi il ruolo e le competenze dell'Osservatorio regionale per monitorare periodicamente il rispetto dell'obiettivo del contenimento del consumo di suolo;
9. che si dia certa definizione dei concetti e delle azioni previste dalla legge;
Se le associazioni ambientaliste e agricole, ma anche l’Istituto Nazionale di Urbanistica e l’associazione dei costruttori edili (ANCE) si sono trovati assolutamente concordi nel rigettare i contenuti di questo PdL, significa che gli unici interessi che andrà a difendere saranno quelli del cemento illegale e di una speculazione edilizia funzionale al riciclaggio di capitali.
Quindi , caro Amministratore, noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca a te farti sentire assumendoti le responsabilità che ti competono: chiedi il ritiro di una proposta inemendabile e prendi una posizione chiara rispetto a una questione seria e urgente quale il consumo di suolo. Perché non si dica, e lo diremo stanne certo, che anche tu vuoi favorire la speculazione edilizia illegale contro gli interessi dei tuoi concittadini onesti.
Sottoscrittori
Coordinamento dei Comitati locali lombardi del Forum Salviamo Il Paesaggio, Ecoistituto della Valle del Ticino, Associazione InFormazione InMovimento Legnano, Associazione Amici di Cuirone, Comitato NoTerzapista Vanzaghello, Associazione 5 agosto ’91 Buscate, Associazione NOI per la Città Parabiago, LIPU Onlus, Federazione Nazionale Pro Natura, Associazione Osservatorio del Paesaggio dell'Oltrepò Mantovano (San Giacomo delle Segnate Mm), 



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