venerdì 18 luglio 2014
dal secondo consiglio comunale, un pensiero a "caldo" 18 luglio 2014
sarò ripetitivo, ma voglio di nuovo ringraziare i 393 ossonesi che han sostenuto Cambiamo Ossona e che oggi mi han dato modo di portare in consiglio comunale una VOCE fuori dal coro, a tratti, lo riconosco e vi chiedo umilmente scusa, magari impreparata e a tratti timorosa, ma in altri, decisa e sicura del "perchè" e dei "perchè". Abbiamo chiesto tante cose, sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro di Ossona, più volte il sindaco e i consiglieri han tentato di ridicolizzare gli inviti all'impegno e alla ricerca di soluzioni, negando la possibilità, nascondendosi dietro la infida dottrina neoliberista che vorrebbe lasciare tutto al "libero mercato" (quello che sovvenziona le multinazionali, per intenderci), per poi, in conclusione di consiglio, esporre come un vanto, l'unico lavoro che stanno portando avanti in vista di Expo, di un bando sul "commercio aree vaste" grazie a regione Lombardia; quindi, "repetita juvant" dopo aver fatto queste richieste di studio anche nel corso della riunione dei commercianti con l'amministrazione, qualcosa pare muoversi. Ovviamente ho invitato anche a cercare altri bandi e a seguire le direttive dell'Unione Europea; ci sentiranno?
mercoledì 2 luglio 2014
percorsi partigiani, da Ossona in memoria di Lorenzo Pascolutti
Domenica mattina, CAMBIAMO OSSONA, parteciperà alla biciclettata in memoria della resistenza, promossa dall'ANPI Cuggionese, dall'EcoIstituto del Ticino e dal Circolo ARCI Paz di Castano, col pensiero rivolto e dedicato a Lorenzo Pascolutti, martire della libertà e partigiano antifascista di Ossona, della Brigata Gasparotto, che, come da documenti ritrovati recentemente, era stato alla Cascina Leopoldina di Cuggiono e come dicevamo nella brgata presieduta da "Pinetto" Spezia.
Oltre a invitare a partecipare, con ritrovo in Piazza Litta domenica alle 8.30, invitiamo chi avesse notizie e documenti relativi alla RESISTENZA e a Lorenzo Pascolutti a contattare CambiamoOssona o l'Ecoistituto del Ticino, per ricostruire la memoria storica di quel periodo che ci ha dato la libertà, la Repubblica e la nostra carta costituzionale e pose fine alla dittatura nazifascista.
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