Ritorna Bicipace 2015.
L’appuntamento con la più importante (e storica) manifestazione in bicicletta della Lombardia
è fissato per domenica 31 maggio.
Abbiategrasso h. 9.15 piazza castello
Cassinetta di Lugagnano h.9.20 piazza del Comune
Robecco sul Naviglio h.9.45 piazza 21 luglio
Castellazzo dei Barzi h.9.50 via xx luglio
Magenta h.10.20 via Petrarca
Boffalora h.11 piazza Matteotti
Bernate Ticino h.11.30 piazza del comune
Bareggio h. 9.15 piazza del comune
Sedriano h.9.30 piazza del seminatore
Vittuone h.9.50 via iv novembre
Arluno h.10.15 piazza Pozzobonelli
Ossona h.10.30 piazza Litta
Santo Stefano Ticino h.10.15 piazza della chiesa
Rho h.8.30 piazza Visconti
Vanzago h.9.00 piazza del Comune
Pogliano Milanese h.9.10 piazza del comune
Lainate h.9.00 piazza Vittorio Emanuele
Nerviano h. 9.25 piazza della Vittoria
Saronno h.8.30 piazza Libertà
Cantalupo h.9.15 piazza Bollati
Parabiago h.9.45 piazza del comune
Olgiate Olona h.8.45 piazza Libertà
Marnate h.8.45 piazza Sant'Ilario
Castellanza h.9.00 piazza del Comune
Legnano h.9.30 piazza Ferrè
San Giorgio piazza Mazzini
Canegrate h.10.15 piazza 24 Maggio
Busto Arsizio h.9.30
Dairago h.10 via 25 aprile
Villa Cortese h.10.10 piazza Vittorio Veneto
Busto Garolfo h. 10.30 piazza Mercato
Casorezzo h. 10.45 piazza san Giorgio
Inveruno piazza San Martino h.11.20
Cuggiono h.12 piazzale della piscina
Gallarate h.9.15 piazza della Libertà
Cardano h.9.45 piazza Mazzini
Ferno h.10.15 piazza Dante
Lonate Pozzolo h.10.30 piazza sant'Ambrogio
Vanzaghello h.9.45 piazza Mercato
Somma Lombardo h. 10 Frazione Maddalena Piazza Visconti
Turbigo h.11 piazza del comune
Castano Primo h.11.45 piazza Mazzini
Malvaglio h.12.15 via Toti
e si arriva alla colonia fluviale di Turbigo
Come ogni edizione due i progetti tra l’ambiente e la solidarietà al cuore di Bicipace che saranno il tema portante della manifestazione.
Questo non è sviluppo sostenibile
Brebemi, tem, toem, Pedemontana, acronimi spesso vuoti di significato ma tremendi negli esiti, cemento e inquinamento, code e asfalti, dismissione del trasporto pubblico, treni locali dimenticati e bus sgangherati sono l’altro lato della medaglia, di decenni di politiche di rapina del territorio.
Valori immobiliari, disoccupazione e un saccheggio dei territori. Mafia Capitale, sfruttamento dell’uomo, sfruttamento del territorio; in poche parole cause e conseguenze di decenni di consumo incondizionato del territorio e delle nostre vite, sacrificate all’altare dei dividendi della finanza globale.
Consumo di suolo, nuove strade, ovviamente inutili e superflue; per “inventarne” la necessità, decenni di politiche contro il trasporto pubblico, sia ferroviario che per gli autobus
Gocce d’Africa
Mai come quest’anno la disperazione costringe persone a scappare dalla morte per intraprendere viaggi di speranza, consapevoli che quel viaggio potrebbe essere l’ultimo per loro. A noi questa condizione non piace ed è per questo motivo che la trentatreesima edizione sostiene due associazione che lavorano direttamente in Africa;
Il Comitato Pro-Niger è un gruppo costituito da diversi soggetti del territorio impegnati nel volontariato che si trovano nella zona del Verbano Cusio Ossola. Da anni il Comitato, si occupa di cooperazione internazionale attraverso la realizzazione di interventi indispensabili per le popolazioni di alcuni villaggi del Niger; l’intervento che vorrebbero portare a termine quest’anno nei villaggi di; Timbaren Zolanbon, Dai Beri, Fondo Bon Winditan, Deu Beri Tarwey, Kogori Issa è la realizzazione di sei pozzi, per soddisfare il bisogno d’acqua della popolazione dei villaggi e del loro bestiame,diminuendo il carico di lavoro delle donne e dei bambini che non dovranno più percorrere diversi chilometri per l’approvvigionamento quotidiano. Maggiori informazioni http:// www.comitatoproniger.it/
Good Samaritan l’associazione con sede a Caronno Varesino (VA),si dedica alla Cooperazione Internazionale, realizzando progetti di sviluppo nel Nord Uganda a Gulu. Gli oltre vent’anni di guerra che hanno pesantemente segnato il paese hanno portato con sé la rapida crescita degli orfani. Il loro numero, ormai altissimo, non permette più la messa in atto dei tradizionali meccanismi di reinserimento nella comunità, garantita tradizionalmente dalla rete famigliare e sociale, il clan.
I Bambini Capofamiglia sono un fenomeno nuovo nel contesto culturale ugandese. Oggi gli orfani sono così tanti che i parenti non riescono più ad accoglierli tutti nelle loro famiglie, e gli orfanotrofi sono al limite delle capacità di accoglienza. Maggiori informazioni http:// www.good-samaritan.it/
Se è vero che un popolo può prendere in mano il proprio destino, crediamo che favorendo il lavoro e lo sviluppo di competenze nella propria comunità d’origine possa davvero essere possibile per costruire così non solo il proprio futuro, ma anche quello delle generazioni che verranno.
Per far questo abbiamo bisogno di tutti voi, con l’acquisto dei biglietti della sottoscrizione a premi aggiungeremo la nostra goccia per favorire un mare di speranza.
i progetti umanitari presentati a Castano Primo